Ricominciamo dal WEB
Facciamo il punto delle ultime carneficine governative ai danni della scuola, delle battaglie vinte in questi ultimi mesi, di quelle che ancora stiamo combattendo, di come insieme possiamo fare la differenza. Ciò che vogliamo è insegnare e, lo sappiamo: “SE VOGLIAMO ESSERE SOLO INSEGNANTI, NON POSSIAMO ESSERE INSEGNANTI SOLI.”
Le ultime manovre finanziarie non hanno preservato, come promesso, la scuola dai tagli, li hanno invece moltiplicati:
- L’indennità di buonuscita per le pensioni di anzianità sarà corrisposta due anni dopo la pensione.
- Le “finestre mobili”, un meccanismo escogitato per risparmiare, costringeranno i docenti a rinviare l’andata in pensione di almeno un anno.
- Le già esigue risorse alle scuole sono state tagliate.
- Con l’art. 8 si introduce il principio che i contratti collettivi di lavoro possono essere disattesi da deroghe poste dalla contrattazione integrativa locale. Non saremo più garantiti da un’uniformità di trattamento in tutto il Paese.
- Il blocco dei contratti continua a erodere il nostro potere d’acquisto.
- I gradoni ci sono stati restituiti solo per il 2011; è di queste ultime ore la gravissima notizia che la Corte dei Conti avrebbe dichiarato l’indisponibilità dei fondi per la restituzione dei due anni successivi.
- I tagli al personale, 130 mila posti di lavoro tolti alla scuola, continuano: nella scuola primaria e in quella secondaria di secondo grado, seguiteranno per trascinamento a far sentire i loro effetti per i prossimi due anni.
- Le immissioni in ruolo hanno interessato 35 mila docenti cui è stato scippato il primo gradone. Questi nostri colleghi, quindi, percepiranno di imperio almeno per sei anni uno stipendio inferiore a quello normalmente corrisposto.
- Gli inidonei, i nostri colleghi già penalizzati dalla malattia, perdono lo status di docenti subendo la deportazione nel personale Ata o in altre amministrazioni.
Strategie
- IL 28 SETTEMBRE SI È SVOLTA LA SECONDA ASSEMBLEA NAZIONALE DELLA GILDA VIA WEB cui hanno partecipato in 80 mila. Le scuole si sono bloccate in tutta Italia, senza danno economico per i docenti e con il vantaggio di un’ampia informazione sullo stato delle cose e sulle proposte di lotta. In tutte le scuole collegate è stato trasmesso l’intervento del Coordinatore Nazionale Rino di Meglio e sono stati realizzati collegamenti dalle varie sedi provinciali. Ne hanno parlato molti organi di stampa dimostrando la grande efficacia di questo nuovo strumento di lotta.
- Nell’occasione è stata ribadita l’utilità di continuare anche quest’anno a BLOCCARE LE VISITE GUIDATE per denunciare e rendere partecipe l’opinione pubblica dei disagi nelle scuole. Infatti, trattandosi di un’iniziativa che colpisce gli interessi commerciali di agenzie turistiche e di strutture residenziali, anche in questo caso si sono avute importanti ripercussioni sugli organi di stampa.
- Il coordinatore Rino Di Meglio, nel messaggio via web ha ribadito l’utilità di forme di protesta alternative allo sciopero che ci impoverisce ulteriormente, ma, in considerazione della gravità del momento attuale, ha lanciato un appello alle altre forze sindacali per UN’AZIONE UNITARIA DI PROTESTA, attraverso uno SCIOPERO generale della scuola. La situazione attuale e le sue possibili evoluzioni sono talmente pericolose da imporci di superare ogni particolarismo. Se le altre forze sindacali non aderiranno, la federazione organizzerà in alternativa una manifestazione nazionale.
Proposte
Il 5 OTTOBRE, IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELL’INSEGNANTE, cui la Federazione ha dedicato un convegno dal titolo “Libertà e dignità dell’insegnamento”, sono state presentate due proposte di legge d’iniziativa popolare sulle quali, con una raccolta di firme in tutte le piazze italiane, si cercherà il maggior consenso possibile. Si tratta di proposte che possono incidere molto sullo status professionale dei docenti, contribuendo a mitigare l’attuale stato di mortificazione professionale che quotidianamente viviamo, e che, non comportando dei costi, hanno la possibilità di essere realizzate anche in un momento difficile come quello attuale.
- Un’AREA CONTRATTUALE SEPARATA PER I DOCENTI, una delle principali richieste storiche della nostra associazione, con la quale intendiamo superare l’appiattimento impiegatizio, necessariamente miope in presenza di bisogni diversi, sia dei docenti che del personale amministrativo.
- L’Istituzione di un CONSIGLIO SUPERIORE DELLA DOCENZA, organo di appello per le sanzioni disciplinari previste dal decreto Brunetta (attualmente i costi della difesa sono a carico del docente) e organo competente a fornire un parere vincolante su tutto ciò che riguarda la valutazione e la carriera dei docenti.
Durante la tavola rotonda alla quale hanno partecipato i senatori membri della Commissione Istruzione di Palazzo Madama: Asciutti (Pdl), Valditara (Fli Terzo Polo), Rusconi (Pd), Pittoni (Lega Nord), la proposta di legge per un’area di contrattazione separata dei docenti ha incontrato il parere favorevole dei politici e l’impegno ad appoggiarne l’iter. Il consenso bipartisan è un importante successo politico al fine della realizzazione di una delle proposte di base della nostra associazione.
Riuscendo insieme, con la collaborazione di tutti, a realizzare l’obiettivo delle due proposte di legge, non diventeremo insegnanti meno poveri, ma sicuramente meno avviliti e mortificati nella nostra dignità e professionalità e davvero, con i tempi che corrono, non sarà poco.
Daniela Esposito